sabato 3 dicembre 2016

PARATISSIMA XII - To the stars



L'immagine ufficiale di Paratissima 2016

 Scoperte ed emozioni inattese per gli studenti di alcune classi prime del Liceo Classico “Vittorio Alfieri” di Torino, che il 4 novembre scorso hanno partecipato ad una breve, ma significativa, visita alla dodicesima edizione di Paratissima, rassegna d’arte contemporanea allestita all’interno di Torino Esposizioni e aperta al pubblico dal 2 al 6 novembre.

L’iniziativa proposta dalla docente di storia dell’arte e accolta con successo dagli allievi, costituisce un’ulteriore testimonianza dell’esito positivo di questa esposizione, in aggiunta al numero di visitatori (47.294 nell’arco dei 5 giorni), molti dei quali hanno per giunta sfruttato a dovere i social networks per diffondere commenti entusiastici e fotografie di svariate sezioni della mostra.
 Ce ne ha parlato nel dettaglio Francesca Rosi, alunna della classe 1^B, dopo aver visitato insieme ai compagni il padiglione nel quale sono state esposte le creazioni di circa 600 artisti emergenti.
 Allora Francesca, impressioni a caldo?
 Nonostante io sia un po’ scettica nei confronti dell’arte contemporanea, questa esperienza è stata tutt’altro che deludente. Sicuramente la presenza di una guida che ci ha “raccontato le opere” , ci ha permesso di cogliere oltre le apparenze il reale intento degli artisti ed il significato che le loro creazioni vogliono trasmettere.
 Cosa ti aspettavi da questa mostra?
 Pensavo che mi sarei trovata di fronte lo stereotipo comune che si ha dell’arte contemporanea, ovvero quadri minimalisti in cui righe o forme indistinte su sfondi neutri dovrebbero rappresentare i massimi problemi della nostra società. Invece sono rimasta piacevolmente sorpresa dalle opere che ho visto, le quali pur avendo anch’esse lo scopo di denunciare problematiche attuali lo hanno fatto con elementi originali e comprensibili.
 Le opere che più ti hanno sorpreso tra quelle che hai visto.
 Nella sezione Paradox, le due opere che mi sono rimaste maggiormente impresse sono quella dedicata alla morte sul lavoro (rappresentata da un paio di guanti da lavoro e di scarpe anti-infortunistiche inchiodati al muro, come mani e piedi su un crocifisso), e la tela in cui personaggi famosi sono sarcasticamente ritratti come etichette di lattine di carne in scatola.

Paradox- satira su personaggi famosi contemporanei

Per quanto riguarda la sezione In Absentia, l’opera che mi ha colpito di più è stata quella composta da uomini formati da rete metallica vuoti al loro interno, che simboleggiano la sempre più esigua consistenza dell’animo umano. 



In Absentia-uomini di  rete metallica vuoti internamente


Per finire, nella sezione Cumulus, oltre alle barchette di carta divenute una delle maggiori attrazioni di questa edizione di Paratissima, mi è piaciuta molto anche l'idea di alcuni artisti che hanno realizzato un'opera "interattiva" che consisteva in una sorta di vendita all'ingrosso di piccole teste, raffiguranti i volti degli artisti stessi.
Le barchette simbolo di Paratissima XII

Dunque a chi consigli questa mostra?
A tutte le persone che vogliono sperimentare l’arte contemporanea in maniera diversa dal solito.
Micol Marangon e Francesca Rosi

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