domenica 4 dicembre 2016

IN PRIMA LINEA. DONNE FOTOREPORTER IN LUOGHI DI GUERRA




Foto della locandina ufficiale di In prima linea.Donne fotoreporter in luoghi di guerra 

In molte parti del mondo è ora in atto una terza guerra mondiale portatrice di villaggi distrutti ,gente che muore di fame e bambini oramai diventati orfani .
Quattordici donne "armate" solo di macchine fotografiche si sono recate in luoghi di guerra per immortalare immagini drammatiche della vita quotidiana .
Per raccontare situazioni vissute da loro in prima persona è stata realizzata la mostra In prima linea. Donne fotoreporter in luoghi di guerra  , visitabile dal 7 ottobre 2016 al 16 gennaio 2017 ,nel cortile medievale di Palazzo Madama ,a Torino,e curata da Andreja Restek ,Stefanella Campana e Maria Paola Ruffino.
Attraverso 70 immagini scattate da quattordici donne fotoreporter di famosissime testate internazionali provenienti da Italia, Egitto, Usa, Croazia, Belgio, Francia, Gran Bretagna e Spagna, si percepisce il terrore vissuto da donne ,uomini e bambini in circostanze devastanti .
Sudan .Una coppia cammina sopra le ceneri della loro casa distrutta da un bombardamento
Foto di Camille Lapage
Questo lavoro è molto difficile e pericoloso e purtroppo nel 2014 nella Repubblica Centraficana è stata uccisa la fotoreporter Camille Lepage in un’imboscata in cui erano coinvolti miliziani anti-balaka ed ex ribelli Séléka.
Nella mostra ogni fotografa presenta cinque foto in cui trapela la loro capacità di catturare emozioni e in cui cercano anche di denunciare le violenze inflitte a persone più deboli e indifese . Alcune immagini sono in bianco e nero ,altre scattate con la pellicola o con macchina digitale . Accanto ad ogni gruppo di foto si può leggere la biografia della fotografa .
E' presente una cartina con evidenziati in azzurro i paesi in cui sono state scattate le fotografie e vi è un brevissimo commento alle immagini. Sui lati delle vetrine ci sono 14 foto, le più belle, che son state riprese e ingigantite.
Al centro della sala, sotto il pavimento di vetro, una grande foto di una città distrutta dalla guerra e su due pareti della stanza si possono vedere le brevi interviste fatte alle fotoreporter che spiegano i loro servizi.
Qui ci sono le informazioni su prezzi e orari per la visita di In prima linea .Donne fotoreporter in luoghi di guerra.
Perché è stata ideata questa mostra?
 Ecco la risposta della giornalista fotoreporter Andreja Restek:
Andreja Restek
"Condividere le esperienze con le persone vicine e lontane porta ad un arricchimento reciproco. E’ questa la convinzione che, un anno fa, ha fatto nascere l’idea di questa mostra: riunire donne fotoreporter di tutto il mondo e condividere il nostro lavoro con il pubblico. L’attività del fotoreporter è ancora oggi, nell’ immaginario di tutti, svolta prevalentemente da uomini. Di fatto non è così. Ci sono, infatti, numerose donne che affrontano lo stesso lavoro con grande forza e coraggio. Professioniste che seguono azioni di guerra ed emergenze in tutto il mondo e che raccontano attraverso i loro scatti le realtà difficili dei diversi continenti.Dagli scatti delle 14 reporter coinvolte appare evidente la differenza di approccio, legata alle diverse sensibilità individuali e culturali. Alcune di noi mostrano la drammaticità della guerra con la propria tenerezza,cogliendo attimi di vita quotidiana. Altre sono più “dure” e fanno vedere i lati più feroci dei conflitti, ma tutte desideriamo raccontare, in modo professionale e senza ipocrisia, la verità e i momenti difficili delle vite spezzate."
Io personalmente ho trovato questa mostra stupenda ,i temi di cui tratta sono molto interessanti e importanti e le foto scattate da queste donne così forti e coraggiose sono  bellissime .
Ne consiglio la visita a tutti perché il lavoro di queste fotoreporter è semplicemente incredibile .


                     Ilaria Riso

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