Gus Van Sant
Foto di Ilaria Riso e Carlotta Gentile
"Appena ho visto la Mole Antonelliana mi é sembrato di essere nella fabbrica di cioccolato di Tim Burton "
Questa l'affermazione di Gus Van Sant ,il più audace fotografo ,regista ,sceneggiatore,montatore e scrittore statunitense ,una volta arrivato a Torino per l'innagurazione della sua mostra ICONE ,visitabile da giovedì 6 ottobre fino a lunedì 9 gennaio 2017 alla Mole Antonelliana.
Quello di Gus Van Sant a Torino è stato un piacevole ritorno siccome proprio qui nel 1988 ha ottenuto il primo premio della sua carriera al Glbt Film Festival con il film d’esordio Mala Noche: “Torino assomiglia a Portland, la città da dove provengo io ” ha raccontato lo stesso regista “per le montagne che la circondano e per le sue dimensioni”. “E’ incredibile essere qui” ha continuato Van Sant. “Avere una mostra con i lavori di tutta la tua vita è come aprire un armadio: mi sorprende sempre sentire come le mie opere possano generare idee su quello che ho voluto rappresentare”.Lo statunitense è stato nominato due volte come miglior regista all'Oscar, la prima per Will Hunting - Genio ribelle nel 1998 , la seconda per Milk nel 2009. Ha vinto la Palma d'oro e il premio per la miglior regia al Festival di Cannes 2003 per Elephant in cui parla della strage al Liceo Columbine e il Premio del 60º anniversario al Festival di Cannes 2007 per Paranoid Park.
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Foto dei film: Milk (in alto a sinistra),Elephant( a destra) e Paranoid Park (in basso a sinistra) |
Prima di Torino questa mostra è stata già presentata a Parigi ,con lo scopo di toccare tutte le discipline affrontate da Gus Van Sant che è un realista ma nello stesso tempo un visionario poliedrico .
Questa mostra dimostra come un regista possa essere un artista a tutto tondo abbracciando anche la fotografia e la pittura.
Egli ritrova i suoi idoli attraverso un occhio curioso e attento, dove le icone riescono a parlarci attraverso gli scatti.
È un regista trasgressivo e originale e con Icone è come se ci facesse entrare nel suo mondo più intimo, nei suoi diari segreti.
In esposizione si trovano anche i cut-ups, fotografie-collage in bianco e nero, come omaggio a William S. Burroughs, create digitalmente a partire da negativi di Polaroid, dove le immagini di due persone si sovrappongono.
Cut-Ups,2010 .Boy and girl Foto di Ilaria Riso e Carlotta Gentile |
Avendo visto in prima persona la mostra possiamo dire che effettivamente ci aspettavamo qualcosa di più coinvolgente, le foto erano disposte su un sistema di rampe che si sviluppano lungo la grande volta all'interno della Mole Antonelliana ed erano di piccole dimensioni dunque poco suggestive .
Nel complesso è stata una visita piacevole e la consigliamo caldamente poichè con il biglietto si può proseguire la visita anche nel Museo del Cinema.
Qui potete trovare gli ORARI per la mostra e i PREZZI DEI BIGLIETTI con delle nostre foto fatte durante la visita e un video contenente degli spezzoni di alcuni film di Gus Van Sant
Ilaria Riso e Carlotta Gentile
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