domenica 4 dicembre 2016

GLI OCCHIALI

"Quattrocchi e due stanghette!" Fino a pochi decenni fa a tutti coloro che per svariate cause erano costretti ad usare delle protesi esterne correttive veniva attribuito l'appellativo di "quattrocchi". Quando un tempo se il problema della carenza di decimi non era lampante non veniva controllato e di conseguenza corretto, ora sin dalla tenera età si fanno dei controlli ferrei: basti pensare che molto spesso sono le scuole in primis ad offrire accertamenti visivi proponendo controlli del visus permettendo così agli optometristi di passare di classe in classe a fare la refrazione. Negli ultimi cinquant'anni vi è stata un’evoluzione nel settore dell’occhialeria infatti esso non è più considerato una protesi esterna ma un accessorio. Gli occhiali sono entrati a far parte del mondo della moda e farne uso ormai è quasi un vezzo. Basti pensare alle sfilate di moda: un tempo le modelle sfilavano osando e di conseguenza mostrando ciò che gli stilisti disegnavano senza troppi accessori mentre invece a partire dal nuovo millennio molte sfilate sono ornate e abbellite con accessori stravaganti e uno di questi è proprio l'occhiale. Ora possiamo osservare come l'industria in questo settore si sia sviluppata facendo riferimento alle grosse aziende produttrici degli occhiali, tanto è vero che queste ultime sono riuscite a produrre dei redditi non indifferenti sino ad arrivare ad essere quotate in borsa e di conseguenza garantire molti posti di lavoro. Nonostante nel mondo vi siano numerose aziende produttrici di questo articolo, l'Italia può vantare l'eccellenza in questo settore in quanto innumerevoli produttori stranieri cercano ispirazione nei nostri marchi non riuscendo però ad eguagliarci nel design. Sara Mordenti

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