Durante il primo spettacolo troviamo Edipo (interpretato da Roberto Sturno) che, lentamente viene a conoscenza della sua storia drammatica,affiancato da Giocasta, la moglie/madre, Creonte, il cognato, Tiresia, l'indovino e dal coro,che viene,però interpetato da una sola persona sul palco che interagisce con gli attori.
Alla regia di questo primo spettacolo troviamo Andrea Baracco.
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Roberto Sturno (Edipo,a sinistra) e Glauco Mauri (Tiresia,a destra) |
Qui Edipo è in scena insieme alle figlie Antigone e Ismene,Teseo,e un coro in scena dal quale "escono" i personaggi principali con un espediente scenico rilevante: tutti i partecipanti al coro sono incappucciati e si rivelano quando eè il loro turno di interagire con Edipo.
Nel complesso,l'opera risulta piacevole e intensa,si può preferire il primo spettacolo per la trasposione nel presente della tragedia antica,per la scenografia d'impatto e la maggiore energia struggente;o si può preferire il secondo per la maggior attinenza al testo originale,o per la trovata geniale del coro in scena,o per i dialoghi più profondi.
Attraverso la storia di Edipo,che risulta ancora attualissima viviamo un percorso di conoscenza dell'interiorità dell'uomo che ciascuno,almeno una volta,deve vivere.
Sara Giraudo
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